- Oggi è l’8 marzo. È una giornata dedicata alle donne e quindi desidero dedicarla in particolare alle donne della nostra associazione. Al loro lavoro, alla forza che profondono nell’esercizio, sempre impegnativo, della nostra professione.
- Le donne sono spesso il bersaglio di una violenza che può essere declinata in molteplici forme. Quello della violenza verbale e veicolata attraverso la rete è un doloroso capitolo della violenza contro le donne, soprattutto se impegnate in questo ambito, come testimoniano efficacemente alcuni numeri.
- In Italia nel 2023 i reati commessi contro le donne registrati dalla polizia postale erano sono stati 9433 (stiamo parlando di stalking, revenge porn, molestie, trattamento illecito dei dati e linguaggio d’odio). Un numero impressionante. Purtroppo, le richieste d’aiuto per stalking nel primo semestre del 2024 sono aumentate del 74,9%. E c’è un aspetto da non trascurare: Una vittima di stalking online è costretta a conservare tutti i disgustosi messaggi ricevuti, per poterli sottoporre alle autorità e alla polizia a sua difesa.
- Un utente identificato per essere di genere femminile riceve mediamente 100 insulti a sfondo sessuale contro i 3,7 di un “utente maschile”.
Un messaggio dal Presidente AME Andrea Frasoldati sulla nostra pagina ufficiale Facebook.
L’ AME ha istituito un gruppo che lavora su questo tema da ormai 2 anni e si è fatta carico della esigenza di formare i propri soci a conoscere e riconoscere i segni della violenza. A sottolineare l’impegno sulla la violenza contro le donne sono stati realizzati una Survey, un Hands On, un video informativo, l’installazione di una simbolica panchina rossa al congresso nazionale dello scorso novembre. Numerose nuove iniziative sono in programmazione.
Oggi, 8 marzo, l’AME ancora una volta dice No alla Violenza contro le donne.
